Dopo 14 anni di lontananza dalle corse podistiche (la mia ultima gara risale al 1996 Maratona di Venezia), domenica scorsa ho deciso di cimentarmi in una corsa podistica di 10 km.
La brama di mettermi alla prova era molto forte, le bastonature degli infortuni, le ingiurie degli anni che passano, il ginocchio a pezzi, avevano minato seriamente il mio morale.
Da tempo, un forte desiderio di riscatto aleggiava in me ,una voglia impellente di riemergere , di rispolverare vecchi ricordi di gloria chiusi in soffitta da anni.
Non potevo più tradire il mio istinto di indomito guerriero, dovevo assolutamente agire. E così è stato!
Partenza ore 09: 30, giornata freddissima, - 5° , mi presento comunque al via in maglietta e pantaloncini corti, e con altri 600 concorrenti si parte!
Normalmente, nelle corse podistiche amatoriali libere a tutti, oltre alle varie categorie, per sesso e fasce d’età, esistono quelle sul campo, quelle che emergono dalle differenze di forma fisica.
Gruppo A, i migliori. Quelli che corrono fortissimo, fisico asciutto senza un filo di grasso, il viso marmoreo, impassibili, non un capello fuori posto, non sudano, non sbandano, delle perfette macchine da corsa, la falcata sempre possente e sicura, insomma.. creature dell’Olimpo.
Gruppo B, podisti che corrono discretamente, un pò di pancetta , fronte appena umida, respiro leggermente affannoso, qualche piccola discreta soffiata di naso e un paio di contenute sbandate.
Gruppo C (il mio), un disastro !Una vera armata Brancaleone, decine di kg. di sovrappeso, pancere dottor Gibaud, ginocchiere, smorfie del viso tipo scavi di Pompei, occhi stralunati.
In questo gruppo di disperati, qualcuno zoppica a sinistra ,altri a destra, con la schiuma alla bocca e la bandana alla Silvio.
I rantoli precoma sono molto frequenti, alcuni addirittura trascinano il trabiccolo porta flebo, i più stoici portano la bombola d’ossigeno sulle spalle, altri appoggiati alle stampelle invocano il 118.
Un aspetto che poi m’infastidisce moltissimo, è che… sputano! Si sputano! Eccome sputano, e con il freddo di questi giorni … tante biglie di ghiaccio cadono rimbalzando al suolo, evitarle è un vero problema.
A parte questi piccoli inconvenienti, sono arrivato in serata claudicante , con le gambe ghiacciate e l'andatura alla Frankenstein.
Il traguardo era deserto, solo un furgone della Findus mi aspettava, ma dopo aver controllato la data di scadenza mi ha rifiutato.
Il seguito mi diventa molto confuso, ricordo vagamente di aver ricevuto l’estrema unzione.
Esordio non troppo trionfalistico , qualche anima maligna mi ha
consigliato di passare al gioco delle bocce. Ci penserò.
Con una Dream cam , inventata dal Prof. De Utopis Chimerini , ho fotografato un mio sogno, eccolo!
Un pò sfocata.. fotografare i sogni non è facile !