sabato 28 luglio 2012

Salviamo i nostri bambini

 
Adesso basta ... Un'altro bambino è morto disidratato perchè dimenticato  in auto.Succede sempre più spesso, credo sia ora di porre fine a queste assurde ed evitabili tragedie. L'ultimo caso ieri l'altro in Belgio, bimba di 6 mesi dimenticata in un'auto parcheggiata nel quartiere di Evere, a pochi chilometri dal centro di Bruxelles dal padre militare, quando l'uomo è ritornato nel pomeriggio a riprendere la vettura, ha trovato la bimba stremata per via del caldo. I soccorsi non hanno potuto fare nulla per salvarla.

Certo, sicuramente il fatto che il genitore sarà stressato può essere un buon motivo, ma non è una giustificazione. Non deve accadere mai, lo volete capire si o no ! Soluzioni possibili.

Chi porta tutte le mattine il bambino al nido o asilo per esempio alle 08,30 , basta programmare il cellulare alle 08,35 e ogni giorno ci invierà un avviso acustico con tanto di scritta bimbo in auto. Oppure,  meglio ancora, l'invenzione salva bebè di Fioravante Tiveron , di cui riporto articolo sotto. Mi sembra un'ottima idea e personalmente credo dovrebbe essere  obbligatorio l'uso di tale congegno , esattamente come il seggiolino.

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Mai più bimbi dimenticati In auto arriva il Salva Bebé

Conegliano, brevettato un dispositivo per allertare papà e mamme distratti Il ricercatore Fioravante Tiveron punta sul doppio segnalatore acustico e visivo
di Renza Zanin 
 CONEGLIANO. Nasce anche da un episodio accaduto a Conegliano l’idea del ricercatore trevigiano  di brevettare il «Salva Bebè», un dispositivo che impedisca di dimenticare i figli in auto. Il meccanismo brevettato da Tiveron è composto da due rilevatori, uno collegato al seggiolino del bimbo e l’altro sul sedile di chi guida. Se l’adulto si allontana un segnale acustico e luminoso lo avvisa della presenza del piccolo nell’abitacolo. Il segnale si spegne quando il bimbo viene fatto scendere dall’auto o quando il guidatore si rimette al volante. Il meccanismo evita che una distrazione possa rivelarsi fatale per il piccolo (Tiveron parla di 49 bambini dimenticati nell’auto e morti nel 2011 negli Usa) o anche solo procurargli un trauma. «Tempo fa a Conegliano dopo la fine dell'orario scolastico un bambino non tornava più a casa», racconta il ricercatore, «I genitori lo hanno cercato dappertutto. Lo hanno trovato che dormiva nello scuolabus chiuso nell'autorimessa. Per il bambino sarebbe stato un trauma non da poco. Sono laureato in psicologia e è un campo che conosco». Da cui l’idea di brevettare qualcosa che potesse evitare episodi come questo. Il dispositivo suonando attira l’attenzione anche di chi si trova nelle vicinanze dell’auto, ma secondo Tiveron può essere inserito in serie anche nei treni o negli aerei e ovunque si trasportino cose o persone, ma potrebbe essere adottato anche negli asili o negli autobus. «Il brevetto ha molte altre applicazioni», spiega Tiveron, «può essere utilizzato per gli animali. In questo caso funziona quando l’animale è adagiato in un cestino, ora sto lavorano per lasciare l’animale libero. Può essere usato per i bagagli o per qualsiasi cosa che possiamo avere il dubbio di scordare in auto». L’idea di dare vita a questo sistema brevettato in Italia nasce a tutela dei più piccoli. «Essendo anche io padre sono sensibile al fatto che un figlio possa perdere la vita per una banale dimenticanza», spiega Tiveron, «Ho ideato questo sistema di controllo molto semplice da utilizzare. Sto cercando delle aziende per sviluppare il prodotto. Grazie a Veneto Innovazione e alla rete Enterprise Europe Network stiamo cercando ditte all’estero interessate a partnership per sfruttare il brevetto». I casi di bambini dimenticati in auto non mancano in Italia. Dopo la piccola morta l’anno scorso dopo essere rimasta per ore nell’auto di papà sotto il sole, è solo di sabato il caso di una mamma di 41 anni denunciata per aver abbandonato il suo piccolo di 2 anni e mezzo nella vettura per andare a fare shopping. La donna, di origine brasialiana, era all'outlet Mondovicino di Mondovì mentre il figlio in lacrime e con un inizio di disidratazione veniva liberato e portato all’ospedale dove è rimasto in osservazione per tutta la notte.
  23 luglio 201
Prelevato da    http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/07/23/news/mai-piu-bimbi-dimenticati-in-auto-arriva-il-salva-bebe-1.5447860



 BASTA ! MAI PIU !   BASTA ! MAI PIU !      BASTA ! MAI PIU !

sabato 14 luglio 2012

Rimpianto

                                                                          
                                        Errori di gioventù
Molto tempo  fa , nutrii un forte interesse per un'avvenente ragazza di nome Silvana , di professione  Chef di un rinomato ristorante.
Silvana di carattere era seria e posata , direi quasi inavvicinabile ,  non dava mai troppa confidenza a nessuno , inoltre era molto legata alla Sua gratificante professione... Ma  grazie alla mia caparbietà e dopo  un lungo  estenuante corteggiamento costellato da mazzi di rose ... Finalmente una sera ... Eh..eh.. mano nella mano passeggiammo sotto lo sguardo complice della luna , e per finire la serata in bellezza decisi di invitarla a casa mia , e con mia grande sorpresa , senza neanche insistere molto ,  la Dea accettò di buon grado... Eh..eh..
Silvana era molto eccitata , sguardo lucido e mano tremolante , io avevo il cuore che batteva all'impazzata. 
Stringendola a me sentii il morbido del suo seno , il profumo inebriante della sua pelle mi confondeva , ormai ero in balia del suo fascino prorompente e con una lieve carezza gli spostai i capelli  per meglio vedere i suoi bellissimi occhi neri , mi soffermai con le labbra nel lobo dell'orecchio e quando sentii il suo corpo fremere di desiderio, mi inginocchiai davanti al suo ventre e le baciai ... Le mani d'oro , poi  presi coraggio e portandola in cucina le dissi ... "Voglio chiederti una cosa che non ho mai chiesto a nessuna Donna "  Lei... " Chiedimi tutto quello che vuoi  " Io..." Mi fai gli spaghetti alla carbonara ? "
Andò via infuriata sbattendo la porta ... Che caratteraccio.
 

Certo, l'inesperienza gioca brutti scherzi , ed ora , a distanza di moltissimi anni e con il senno di poi , il rimpianto si fa ancora sentire. Ad una figura professionale di tale rilievo avrei dovuto chiederle almeno un Boeuf Bourguignon , non una semplice carbonara.


N.B. Racconto personale , rivisitato e corretto.